Il giorno di Pasqua ci raggiunge ancora una volta con la sua luce inconfondibile. In un mondo segnato da oscurità, guerre, solitudini e incertezze, la Risurrezione di Cristo viene a rompere il silenzio della morte con il grido della Vita: “Non abbiate paura! È risorto!”

Pasqua non è solo una memoria del passato, ma è una realtà viva, che si rinnova nel cuore di chi crede. Gesù non è semplicemente risuscitato: Egli è la Risurrezione. E questo cambia tutto. Dove c’era la fine, ora c’è un inizio. Dove c’era il buio, ora splende la luce. Dove c’era la sconfitta, ora regna la vittoria dell’Amore.

La risurrezione è la nostra speranza. Non una speranza ingenua o illusoria, ma una speranza che si radica nella fede in un Dio che ha attraversato la morte per aprirci alla Vita vera. Ogni volta che scegliamo il perdono, la pace, la carità, noi diventiamo testimoni di questa Vita che non muore.

La Pasqua ci chiama a vivere da risorti. Cosa significa? Significa non arrendersi al male, non cedere allo scoraggiamento, ma lasciare che la luce del Risorto illumini anche le nostre ferite, i nostri dolori, le nostre stanchezze. E da lì, ripartire.

In questa Pasqua, auguro a ciascuno di voi di lasciarsi sorprendere dalla gioia vera: quella che non viene dalle cose del mondo, ma dall’incontro con il Signore Risorto, che ci cammina accanto, spesso in silenzio, ma sempre con amore.