Decanato Valceresio
… e quando si dice Grazia si intende qualcosa di gratuito e di sorprendente ed è proprio quello che abbiamo vissuto insieme Domenica 2 febbraio inaugurando come decanato l’anno giubilare.
La commissione liturgica decanale ha preparato un cammino penitenziale con molta cura ma questo non è sufficiente a spiegare il profondo senso di preghiera e di unità che abbiamo sperimentato: è intervenuta la grazia di Dio che si è resa quasi palpabile nelle persone, nei canti, nei segni, nelle preghiere, nel rito, nel cammino che abbiamo vissuto. Siamo tornati a casa contenti perché consapevoli di essere stati, nella comunione delle nostre 15 parrocchie, protagonisti di un evento speciale che ha consolato il nostro cuore e ci ha incoraggiato a camminare sulla via dell’unità.
Eravamo in tanti e ci siamo sentiti una cosa sola!
A villa Cicogna ci siamo ritrovati come popolo unito dal segno della croce che ci ha abbracciato e, alla fiamma viva della speranza che Cristo ha acceso nei nostri cuori, abbiamo attinto la nostra luce per metterci in cammino dietro alla croce segno di un amore che ha vinto la morte e il nostro peccato. Riconoscendoci insieme peccatori, nel cammino penitenziale verso la Chiesa di Bisuschio, ci siamo davvero sentiti fratelli, tutti fragili ma nello stesso tempo avvolti da una grande misericordia.
In Chiesa abbiamo poi vissuto una liturgia battesimale che ci ha fatto riscoprire la fonte del nostro essere figli di Dio e fratelli fra noi e gustare quel po’ di cielo dentro la nostra vita quotidiana: il dono della vita nuova in Cristo che ci è stata regalata senza nessun nostro merito. Ci siamo messi in fila, uno dietro l’altro, per attingere a quest’acqua battesimale e fare su di noi il segno della croce per ricordare non solo il nostro battesimo ma anche il nostro essere Chiesa, corpo di Cristo.
Ad ogni comunità parrocchiale è stata poi consegnata la croce giubilare da portare nelle singole parrocchie come segno di speranza e fonte di rinnovamento spirituale. È stato davvero commovente veder uscire le nostre 15 croci e ci siamo sentiti incoraggiati a tornare anche noi nelle nostre comunità come pellegrini di speranza testimoniando la carità di Cristo che sulla croce ha dato la vita a nostra salvezza. In una chiesa stracolma la preghiera è proseguita con la celebrazione dell’Eucaristia presieduta dal Vicario Episcopale e concelebrata da tutti i nostri sacerdoti. Anche la bellezza di questa fraternità sacerdotale è stata per noi una benedizione, un dono dello Spirito che continua l’azione degli Apostoli, un esempio di comunione per tutta la chiesa, una profezia in atto, un segno efficace di evangelizzazione, un invito ad essere discepoli gioiosi del Signore.
È stato un grande momento di unità in Cristo e fra di noi.
Tra una cosa e l’altra sono trascorse più di 2 ore ma non ce ne siamo neanche accorti perché stavamo bene dentro questo tempo di Dio, tempo di Grazia appunto!
In Chiesa eravamo decisamente schiacciati (il coro dietro trasbordava) ma felici di condividere un cammino di Chiesa dagli ampi orizzonti.
Rendiamo grazie a Dio per aver potuto partecipare a questo scorcio di Paradiso e anche ai fratelli/sorelle di tutto il decanato che lo hanno preparato e reso possibile.