Editoriale di don Claudio e della Diaconia della Comunità
Inizia con questa domenica il tempo di Quaresima, tempo favorevole che vorremmo vivere già come preparazione al Giubileo del 2025. L’Anno Santo, infatti, si avvicina e siamo tutti invitati a sollevare lo sguardo verso Colui che, morto e risorto per noi, rimane la nostra unica Speranza.
Anche Papa Francesco, nel messaggio per la quaresima di quest’anno, sottolinea il “deficit” di speranza dei nostri tempi, con la conseguenza di una mancanza di sogni per un mondo in cui desideriamo vedere risplendere la giustizia e la pace.
Per questo abbiamo bisogno della Quaresima, un tempo di conversione e di libertà che ci aiuti a mettere ordine nella nostra vita per orientarci di nuovo verso Cristo; un tempo di lotta e in cui fermarci come il Samaritano accanto ai fratelli feriti; un tempo di discernimento comunitario in cui poter fare scelte controcorrente piccole e grandi.
La Quaresima ci provoca a uscire da orizzonti chiusi, che portano a 'vagare nella vita come in una landa desolata, senza una terra promessa', per stare alla presenza di Dio e del fratello e ci propone di saperci fermare in preghiera, in una frequentazione più assidua della Parola del Signore, che porti a recuperare la dimensione contemplativa della vita.
Tutti siamo chiamati a vivere in pienezza questo tempo in cui Dio, attraverso il deserto ci guida alla libertà.
Che la Quaresima produca frutti di rigenerazione nello Spirito Santo.