Un cammino iniziato dieci anni fa su invito del Cardinale Scola
Ormai più di 10 anni fa, nel triennio 2011-2014, l’allora Arcivescovo di Milano, il cardinal Scola, invitò tutte le comunità della nostra Diocesi a ripensare la loro “missione educativa” in chiave unitaria, vincendo cioè quel rischio della frammentazione interna alle realtà parrocchiali e spingendo anche ad interpellare quelle realtà “altre rispetto alla parrocchia” ma decisive per l’educazione delle giovani generazioni. In una parola, l’invito era quello di ribaltare il punto di partenza quando si pensa all’educazione: non partire più dagli “attori” dell’educazione (cioè ciascun singolo gruppo) ma dagli educandi, cercando di conoscere chi ruota attorno a loro e in che modo si possa collaborare per favorire un’educazione integrale.
Anche nella nostra Comunità era stato compiuto un simile sforzo e don Simone, più o meno nel 2012, aveva cercato di dare carne a questa intuizione di Scola, cercando di lavorare soprattutto attorno all’educazione dei preadolescenti, offrendo loro una proposta educativa capace di coinvolgere diverse persone che ruotavano attorno alla loro vita: insegnanti, allenatori, catechiste, ma anche chi potesse preparare loro il pranzo, artigiani disponibili a dedicare loro un po’ del loro tempo per insegnare quanto loro avevano imparato.
Poi, il tempo che è passato, l’avvicendarsi di sacerdoti, l’arrivo di impulsi differenti anche da parte della diocesi, ha portato ad una trasformazione della Comunità Educante presente nella nostra Comunità Pastorale, facendola diventare una realtà “quasi istituzionalizzata”, con lo scopo di riunire al suo interno un po’ tutte le persone che collaboravano nelle parrocchie di Brenno e Arcisate, o comunque alcune rappresentanze di tutte le realtà parrocchiali, con al fine di facilitare la conoscenza reciproca, agevolare la comunicazione e provare ad elaborare proposte comuni.
Ancora una volta, il tempo che trascorre e in più la pandemia, che in questi anni ha colpito non poco anche le attività parrocchiali, hanno portato ad un affievolirsi della vitalità della Comunità Educante.
È anche per questo che dopo un confronto con la diaconia della nostra Comunità Pastorale, si è deciso di provare a convocare i membri della Comunità Educante per metterci in ascolto del cammino che loro hanno vissuto. È così che, con audacia, nonostante la situazione che stiamo vivendo, lo scorso 7 gennaio abbiamo convocato la Comunità Educante. Divincolandosi tra quarantene e timori, una piccola rappresentanza si è presentata in oratorio ad Arcisate e qualcun altro ha fatto avere un suo contributo scritto.
Dall’ascolto di quanti erano presenti abbiamo ricostruito quanto riportato qui sopra, e abbiamo espresso il desiderio di poter continuare a tenere come centrale il compito educativo della Comunità Cristiana: ne va della nostra sopravvivenza! Guardando in avanti, partendo da ciò che c’è e da ciò che la Comunità Educante è stata in questi ultimi anni, il cammino che si profila custodisce almeno due desideri e due compiti:
Continuare ad operare per l’educazione delle giovani generazioni, in particolare cercando di rilanciare la vita dei nostri due oratori, a partire dalle occasioni che già ci sono e cercando di crearne anche di nuove: è chiaro che per far questo c’è bisogno di forze nuove, di famiglie giovani, con figli piccoli che credono nel valore educativo della Comunità Cristiana e dell’Oratorio e che siano disponibili ad offrire un po’ del loro tempo per la cura della comunità
Accompagnare la comunità educante per trasformarla da “luogo” dove ciascuno sa ciò che propongono gli altri, a luogo dove si prega insieme, si sogna insieme, si progetta insieme, si costruisce insieme e si fa festa insieme: in una parola, dove si fa Comunità. in una parola, dove si fa Comunità.
È per dare concretezza a questi desideri, in particolare per cercare di rilanciare gli oratori, che invitiamo quanti pensano di potersi mettere un po' in gioco e di dedicare un po’ del loro tempo ai ragazzi, ad incontrarci in oratorio ad Arcisate il pomeriggio di DOMENICA 6 FEBBRAIO, alle ore 16.00, per un momento di confronto allargato e di rilancio dell’oratorio.