Dedicato a san Vittore martire, quale Patrono principale di Arcisate
N. 1
Premessa
Nella Basilica di Arcisate ha sede il Capitolo Collegiale, quale segno di antichità della sede e centro della prima evangelizzazione di tutta la Valle e dei dintorni. Il Capitolo è dedicato a san Vittore martire, quale Patrono principale di Arcisate a cui è dedicata anche la Basilica. Patrono del Capitolo, per volontà del beato cardinal Schuster è san Gemolo martire, le cui reliquie sono conservate nella Badia di Ganna, anticamente annessa alla Pieve di Arcisate.
N. 2
Cenni storici
Le origini della Comunità Cristiana di Arcisate si fanno risalire ai primi secoli di evangelizzazione, in particolare il primo luogo di culto, secondo la tradizione, fu edificato al tempo del Vescovo san Materno. Una lapide conservata nel presbiterio della Basilica ci ricorda che nel IV secolo era già presente un presbitero con la sua comunità.
Per quanto riguarda la storia del Capitolo non abbiamo documenti che ne provino la prima costituzione; è certo che da uno scritto dell’ Arcivescovo Arnolfo III la Chiesa di Arcisate era Collegiata sin dal 1095. Negli atti della Chiesa Milanese (tom. 4) si legge che il Prevosto di Arcisate sedeva sopra il Capitolo di Varese e sopra tutte le Collegiate della Terza Regione; senza dubbio tale preminenza era dovuta ad Arcisate per la sola ragione dell’ antichità.
Grande fu poi la sua influenza per tutto il Medioevo; i Canonici Ordinari della Metropolitana erano chiamati signori di Arcisate in una bolla di Papa Eugenio scritta nel 1149.
La Chiesa Collegiata contava allora ben 24 Canonici nell’ Ordine Gerarchico di preti, diaconi e suddiaconi ed era plebana di 38 chiese; tra cui quella di Ganna.
San Carlo Borromeo nel 1567 trovò nella Collegiata 18 Canonici oltre il Prevosto; ne ridusse il numero a 8 e dispose che i Canonici si trovassero due volte al giorno in Coro. Istituì inoltre un canonicato scolastico per l’ istruzione dei fanciulli e stabilì che uno dei Canonici coadiuvasse stabilmente il Prevosto per la cura delle anime.
A seguito degli interventi napoleonici, il Capitolo di Arcisate fu soppresso con Decreto nel 1810, anche se il Capitolo continuò le sue attività sino al 1850 circa.
Su interessamento del Prevosto don Cesare Bartoli, il Venerando Capitolo fu ripristinato nel 1952 dal Beato cardinal Schuster (decreto Arcivescovile 8 dicembre 1952) che ne emanava anche gli Statuti.
N. 3
Natura e missione del Capitolo
Il Capitolo Collegiale di san Vittore in Arcisate è composto da sacerdoti Ambrosiani presenti o comunque aventi legami significativi con il Decanato Valceresio (possono essere eventualmente coinvolti anche sacerdoti non della Diocesi di Milano) che esprimono nella Basilica l’ atteggiamento della Chiesa orante, come principio fondamentale per ogni azione pastorale.
Compito primario del Capitolo è quello di favorire la preghiera liturgica nella Basilica, come segno di unità del Presbiterio e delle Comunità Cristiane del Decanato. Le celebrazioni capitolari hanno il compito di offrire ai vari sacerdoti l’ opportunità di ritrovarsi per la preghiera liturgica comune soprattutto in alcuni momenti significativi dell’ anno liturgico.
La presenza del Capitolo conferisce centralità alla Basilica di Arcisate come segno dell’ antica evangelizzazione della Valceresio, di cui è testimonianza l’ antichissimo Battistero annesso alla Basilica, e ne favorisce il compito di centro spirituale e storico della Valle, pur nella considerazione della nuova articolazione territoriale diocesana su base decanale.
Le modalità con cui il Capitolo vive la propria natura e missione nella Basilica di Arcisate sono le seguenti:
- Celebrare la Liturgia Eucaristica e la Liturgia delle Ore in alcune occasioni significative dell’ anno, stabilite dal Regolamento del Capitolo.
- Assicurare la presenza di Confessori in alcuni giorni prestabiliti per offrire la possibilità a tutti i fedeli della Valle di accostarsi al sacramento della Riconciliazione.
- Promuovere momenti comuni di preghiera per chiedere al Signore il dono di nuove Vocazioni al Ministero Ordinato.
- Educare i fedeli alla celebrazione comunitaria della Liturgia delle Ore.
- Favorire l’ aiuto pastorale tra le varie Parrocchie garantendo le sostituzioni dei Sacerdoti che si assentano per motivi di salute o per altri giusti motivi e coordinando le Confessioni in occasione delle grandi festività.
- Promuovere il canto fermo ambrosiano attraverso l’ istituzione di una schola ad esso deputata, così da renderlo una testimonianza viva di una tradizione millenaria nella nostra Chiesa milanese (nell’ archivio storico della Prepositurale sono conservati due antichi libri corali manoscritti di canto ambrosiano).
N. 4
Composizione del Capitolo
Il Capitolo è composto come segue:
- Canonici effettivi:
- Prefetto del Capitolo è il Prevosto di Arcisate. Spetta al Prefetto indire le riunioni capitolari, stabilire le celebrazioni liturgiche alle quali il Capitolo deve partecipare. Il prefetto inoltre ha il compito di presidenza delle riunioni capitolari. A suo giudizio, il Prefetto può convocare il Capitolo per celebrazioni o riunioni straordinarie.
- Il Canonico penitenziere che ha l’ ufficio e le facoltà previste dal can. 508, è presentato alla nomina dell’ Arcivescovo dal Prefetto del Capitolo ed ha il compito di curare la celebrazione nella Basilica del sacramento della Riconciliazione per favorire il più possibile i fedeli che ne facciano richiesta. Il Capitolo attiverà al meglio le risorse a sua disposizione per offrire nella Basilica una adeguata disponibilità di tempo e di ministri per la celebrazione del Sacramento della Riconciliazione, al servizio dei fedeli della Valle. Spetta al Penitenziere curare la distribuzione dei Canonici in turno per l’ ascolto delle Confessioni in determinati giorni e orari stabiliti.
- Il Canonico teologo, è presentato alla nomina dell’ Arcivescovo dal Prefetto del Capitolo, il suo compito è quello di curare la formazione teologica dei Canonici e di favorire, durante le riunioni, il dibattito su temi di attualità riguardanti la vita della Chiesa e il servizio Pastorale.
- Altri Canonici, in numero non inferiore a tre, che siano Vicari parrocchiali o Parroci della Valle con una particolare attenzione o legame alla Parrocchia di Arcisate
- Aggregati:
- Tutti i Parroci della Valle e solo loro, possono entrare a questo titolo nel Capitolo. 2) Canonici onorari:
- I presbiteri che già sono tali all’entrata in vigore del presente Statuto.
- I presbiteri che hanno avuto o hanno legami significativi con la Basilica di Arcisate.
N. 5
Nomine
Tutti i Canonici sono nominati dall’ Arcivescovo, udito il Capitolo, a norma del can. 509.
I Canonici prenderanno possesso del loro ufficio esibendo il documento di nomina al Capitolo stesso. I diritti
e doveri di un Canonico prendono inizio nel giorno stesso della sua investitura.
I Canonici effettivi restano in carica finché mantengono l’ ufficio, che costituisce titolo per far parte del Capitolo.
N. 6
Distribuzione degli uffici
Il Capitolo al suo interno designa i seguenti incarichi:
Il Cancelliere capitolare ha il compito di far pervenire ai Canonici le convocazioni, di conservare gli atti
capitolari e di registrare le varie attività del Capitolo mediante la stesura dei verbali.
Il Maestro di Coro ha il compito di curare la recita e il canto dei salmi nella varie celebrazioni. È il
responsabile della Schola di canto ambrosiano.
Il Maestro delle cerimonie ha il compito di curare lo svolgimento ordinato delle celebrazioni liturgiche
affinché siano un aiuto per la preghiera dei fedeli, in quanto il Capitolo è sì un collegio di sacerdoti, ma la sua
funzione imprescindibile è quella di aiutare il popolo nella preghiera liturgica.
Un Canonico può assumere, a discrezione del Prefetto, più di un compito all’ interno del Capitolo.
Il Maestro delle cerimonie e il Maestro di Coro, si preoccupano anche dell’ aggiornamento e della
formazione liturgica dei Canonici attraverso l’ organizzazione o la promozione di incontri formativi.
N. 7
Riunioni capitolari
Le riunioni capitolari si svolgono nella sala Capitolare presso la Casa Prepositurale di Arcisate con scadenze stabilite dal Prefetto. Ogni anno verranno previste almeno due riunioni. Tema degli incontri saranno questioni inerenti alla vita del Capitolo e questioni riguardanti direttamente l’azione pastorale nella Valle, nel rispetto della competenza propria del Decanato e di eventuali Unità Pastorali. Il Prefetto del Capitolo nella scelta degli argomenti da trattare nelle riunioni capitolari è aiutato dal Penitenziere e dal Teologo.
La convocazione verrà fatta a norma di regolamento. Per gli atti collegiali si procederà a norma del can. 119. Tutti i Canonici, effettivi e onorari hanno diritto di presenza e di parola; l’ apporto dei Canonici aggregati, oltre che per le questioni interne alla vita del Capitolo, sarà importante per affrontare le problematiche pastorali della Valle. Per le questioni inerenti la vita del Capitolo hanno diritto di voto i Canonici effettivi.
N. 8
Retribuzione
Ai Canonici, oltre all’ offerta per la celebrazione della santa Messa Capitolare (se applicata con offerta a
norma dei cann. 945 e seguenti nonché delle vigenti disposizioni diocesane), potrà essere riconosciuto, a
giudizio del Prefetto, un rimborso spese (can. 506 § 2)
N. 9
Insegne corali
Viene demandato al Regolamento il compito (can. 506§2) di stabilire delle disposizioni circa le insegne e le
vesti corali, secondo le norme emanate dalla santa Sede e le tradizioni e usanze del Capitolo.
Le insegne del capitolo di Arcisate sono: mozzetta nera con bordo e bottoni paonazzi e rocchetto
N. 10
Regolamento
Verrà elaborato e approvato con atto collegiale un regolamento del Capitolo per specificare e integrare quanto previsto dal seguente Statuto, in particolare per stabilire gli impegni di presenza e di servizio dei vari Canonici, secondo i loro uffici e funzioni. Tale regolamento potrà essere sempre modificato ma solamente con atto collegiale. Il testo del Regolamento verrà comunicato alla Cancelleria della Curia Arcivescovile.
N. 11
Valore dello Statuto
Il presente Statuto, approvato dall’ Arcivescovo, abroga ogni precedente norma in merito, ed ha valore obbligante per ciascun Canonico.
Eventuali controversie riguardanti l’ interpretazione del presente Statuto, saranno risolte in prima istanza dal Capitolo stesso, ed in seconda istanza dall’ Arcivescovo.