Lettera di don Matteo Rivolta alle Comunità della Valceresio.
Carissime comunità della Valceresio,
dopo alcuni mesi di “preavviso”, lo scorso 17 maggio il nostro Vicario di Zona, Monsignor Giuseppe Vegezzi, mi ha chiamato per confermarmi la decisione dell’Arcivescovo di mandarmi da voi come prete per la Pastorale Giovanile di tutta la vostra valle, di tutto il vostro decanato.
A chi in questi giorni mi sta chiedendo come mi sento, rispondo che la certezza che mi accompagna è quella di “essere consegnato”. Mi sono consegnato nelle mani del Signore 11 anni fa, quando sono stato ordinato sacerdote dal cardinal Tettamanzi. Allora, come classe, scegliemmo come “motto” un versetto del Salmo 15 «Nelle Tue mani è la mia vita» … Nelle mani del Signore ho posto la mia vita e in questi anni posso dire che, lasciandomi condurre da Lui, dalla sua Parola e dai segni, anche dalle visite, che lo Spirito Santo mi ha mandato, la mia vita è stata più volte stravolta, è stata chiamata a ripartire e anche un po’ a trasformarsi, ma certamente è stata enormemente arricchita dal Signore e dai suoi doni.
In mani salde è la vita nostra, di ciascuno di noi e delle nostre comunità! Non le mani di noi sacerdoti che sono povere mani. Non le mani dei singoli membri della comunità, ma le Mani del Signore! Lui non ci abbandona, Lui non ci tradisce e non ci inganna!
Da quel poco che so, che ho saputo di voi… siamo chiamati a vivere forse un “passaggio storico” a livello di pastorale, una “sfida” per le nostre comunità e per il futuro della fede della Valceresio! Il timore, i dubbi, le perplessità sono legittime, hanno sempre accompagnato le grandi chiamate della Bibbia … Abramo, Mosè, il popolo di Israele, Geremia, Giuseppe, Maria, Pietro … queste paure possono accompagnare anche le nostre giornate, questi tempi che stiamo vivendo. Ma questi uomini e queste donne ci insegnano che le paure vanno affrontate, non bisogna lasciarsi paralizzare, piuttosto occorre avere il coraggio di alzarsi in piedi, insieme e di camminare! Verso dove? Lo dico: “non lo sappiamo!”
Però trovo particolarmente illuminante la bella preghiera del Santo Cardinal Newman: «Guidami Tu, Luce gentile, attraverso il buio che mi circonda, sii Tu a condurmi! Sostieni i miei piedi vacillanti: io non chiedo di vedere ciò che mi attende all’orizzonte, un passo solo mi sarà sufficiente». Forse non siamo chiamati a camminare verso una meta precisa se non il cercare di vivere il Vangelo qui (in questa terra che siamo chiamati ad abitare) ed ora (in questo tempo storico preciso, con queste caratteristiche precise). Il resto lo lasciamo fare al Signore …
Ma perché questo sia vero occorre l’impegno di tutti, il coraggio di tutti e la preghiera di tutti! Io vi assicuro che appena ho saputo che sarei stato mandato da voi, subito, ho iniziato a pregare per voi. Chiedo anche la vostra preghiera per me, perché possa servirvi al meglio.