Di questo voi siete testimoni. Di che cosa, di chi siamo testimoni?
Testimoni di GESU’ CRISTO, di una persona incontrata, conosciuta e amata. Il cuore della fede è essere testimoni di Gesù morto e risorto. Non di un’idea, non di un’illusione, ma di Cristo morto e risorto.
Gesù è morto e risorto per dirci cosa fa Dio per noi, è capace di un amore così grande fino alla fine.
Questo è il volto di Dio per noi cristiani! Un volto che lungo la nostra vita ne abbiamo deformato.
Un volto di misericordia, perdono, fedeltà. Questo è il Dio che i missionari annunciano, questo è quando cristiani devono fare, questo è quanto gli animatori dei gruppi di ascolto devono comunicare. Non un Dio di norme e precetti, ma un Dio che ci perdona e ci ama.
Essere cristiani è un “andare” continuamente senza fermare l’annuncio del Vangelo. Andare nelle varie situazioni dell'umanità e tener viva la presenza di Gesù. Se ci fermiamo nella testimonianza e non rendiamo vivo Gesù nei nostri gesti, nelle nostre parole, nelle nostre scelte, la sua presenza si spegne. Ed è quanto sta avvenendo nella nostra Europa.
Mi piace prendere come esempio S. Pietro nella prima lettura. Ha davanti a lui u centuriane romano Cornelio che chiede di diventare cristiano. Pietro era combattuto perché, se avesse seguito le regole nelle quali era cresciuto, avrebbe dovuto sottoporre il povero Cornelio a una marea di precetti e di osservanze.
Invece Pietro compie tutto un lavoro su di sé e si domanda: ma cosa avrebbe fatto Gesù?
Ed esordisce così nella pagina di oggi: Sto rendendomi conto che Dio non fa preferenza di persone.
L’aver seguito Gesù, lo ha cambiato. Certi gesti e certe parole del Signore gli sono entrati dentro e poco alla volta Pietro sperimenta che il Vangelo si muove dentro di lui come un lievito che va modificando il suo modo di pensare, di credere.
Cambiare idea a 50-60 anni o giù di lì, non è facile per nessuno. Uno si è fatto un bagaglio di convinzioni, di certezze, “si è sempre fatto così”, ma chi incontra e segue il Vangelo di Gesù rimette tutto in discussione!
Pietro incontrando Gesù gli ha fatto capire una cosa apparentemente semplice: Dio accoglie chi lo teme e pratica la giustizia a qualunque popolo appartenga; è il Signore di tutti.
E così Cornelio diventa un dono di Dio per Pietro. Pietro doveva convertire Cornelio, in realtà Cornelio è diventata l’occasione per Pietro di cambiare il suo modo di pensare.
Ecco cos’è la testimonianza: non è solo ciò che io faccio nei confronti di qualcuno… ma ancor prima è chiedermi come rendo vivo e presente Gesù che io ho conosciuto e mi ha amato non con in comandi, con la lista dei precetti, ma con la gioia di chi si è lasciato cambiare, rigenerare …
Pietro è testimone non di valori astratti e disincarnati, ma di Gesù!
Chiediamo allo Spirito di farci sperimentare questo amore verso Gesù e non soffochiamolo, non osta-coliamolo, ma permettiamogli di uscire e rinnovare il nostro cuore; meno nostalgici del passato e più aperti alla novità del suo Vangelo.